Biografia
Avv. Carlo Protti
Organigramma
Consiglio direttivo
Hanno fatto parte della fondazione personalità di spicco del territorio bellunese, offrendo a titolo gratuito la loro collaborazione.
Statuto
Fondazione Marialaura Bocchetti Protti
Personalità giuridica riconosciuta con D.P.R.del 25 novembre 1989 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.118 del 23 maggio 1990 modificato dal Prefetto con decreto in data 17 gennaio 2002 – iscritto in prefettura al n.221 del registro delle persone giuridiche –
Art. 1
È costituita la “FONDAZIONE MARIALAURA BOCCHETTI PROTTI”.
Art. 2
Al fine di onorare e perpetuare la memoria di Marialaura Bocchetti Protti e di realizzare i suoi ideali morali, culturali e sociali e di solidarietà umana, la Fondazione si propone lo scopo di promuovere e diffondere quei suoi ideali e di farne partecipi singole persone e gruppi collettivi.
Specialmente essa si propone:
- di istituire ogni anno borse di studio a favore di studenti capaci e meritevoli non in ritardo negli studi se non per cause di forza maggiore regolarmente documentate, frequentanti gli istituti di Istruzione secondaria di secondo grado che al termine rilascino diplomi di maturità;
- di istituire premi di incoraggiamento a favore di studenti che abbiano ottenuto detto diploma di maturità con buone valutazioni e che si iscrivano all’Università;
- di istituire premi di laurea per neo-laureati che abbiano conseguito la laurea con alti voti;
- di istituire borse di studio a favore di laureati che si iscrivono a corsi di studio in Italia o all’estero e che siano meritevoli per gli alti voti riportati agli esami di laurea e/o per i risultati successivamente conseguiti
- premi particolari potranno essere istituiti per studi relativi al patrimonio storico-artistico-culturale della Provincia di Belluno ed ai suoi problemi socio-economici;
- di attuare altre iniziative culturalmente e socialmente utili;
Art. 3
LA FONDAZIONE HA SEDE IN BELLUNO
Art. 4
Gli Istituti di Istruzione frequentati dagli studenti concorrenti dovranno essere pubblici, e, se privati, avere ottenuto parificazione.
Ai concorsi di cui all’art. 2 possono partecipare coloro che sono nati in provincia di Belluno o che appartengono a famiglie residenti in provincia di Belluno.
Art. 5
I requisiti di merito per concorrere alle borse di studio ed ai premi saranno precisati di anno in anno discrezionalmente dal comitato esecutivo della Fondazione.
Art. 6
IL NUMERO E L’AMMONTARE DEI PREMI E DELLE BORSE DI STUDIO E IL FINANZIAMENTO DELLE ALTRE INIZIATIVE SARANNO STABILITE DAL COMITATO ESECUTIVO, NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITÀ FINANZIARIA.
Tutte le somme non erogate per il raggiungimento degli scopi della Fondazione dovranno essere investite ai sensi del 3° comma del successivo art. 10.
Art. 7
L’assegnazione delle borse di studio e dei premi sarà fatta, “se possibile e se ritenuto opportuno”, in forma solenne. Le iniziative attuate dalla Fondazione durante ogni esercizio, se ritenute opportune, saranno pubblicate su un volumetto ricordo. Per la realizzazione degli scopi di cui all’art. 2 il Comitato esecutivo della Fondazione pubblicherà, nei modi ritenuti più opportuni, il relativo bando di concorso, nel quale saranno indicati l’oggetto, i requisiti per l’ammissione, le modalità ed i termini per la presentazione delle domande e dei documenti richiesti. Dei risultati di ogni concorso sarà data comunicazione scritta soltanto ai vincitori.
Art. 8
Il bando di concorso relativo alle borse di studio ed ai premi indicati nell’art. 2 dovrà essere pubblicato ogni anno, prima del termine dell’anno scolastico.
Il Comitato esecutivo, coadiuvato dal Segretario, esaminerà, scaduto il termine per la presentazione delle domande, quelle pervenute, ed assegnerà le borse di studio ed i premi ai concorrenti che, per i loro risultati scolastici, attestati con i certificati rilasciati dai rispettivi istituti, saranno ritenuti più meritevoli.
La consegna delle borse di studio e dei premi indicati dall’art. 2 dovrà essere effettuata entro sessanta giorni da quello in cui ha inizio l’anno scolasitco.
Art. 9
Ogni decisione del comitato esecutivo e insindacabile e inappellabile.
Art. 10
Il patrimonio della Fondazione è costituito dai titoli descritti nell’atto costitutivo e da tutti gli altri bene che le possano essere alienati e devoluti a qualsiasi titolo. Gli scopi della fondazione possono essere conseguiti con la rendita del capitale e con l’utilizzo del capitale stesso se necessario per l’attuazione delle finalità previste nei commi a), b), c), d) dell’art. 2.
I conferimenti in denaro dovranno essere investiti in obbligazioni dello Stato o garantite dallo Stato o dalla Unione Europea o in beni mobiliari e immobiliari che producano eguale reddito.
Art. 11
È vietato alla Fondazione elargire contributi per iniziative altrui.
Art. 12
L’esercizio sociale ha inizio il 1°(primo) gennaio e si chiude il 31 (trentuno) dicembre di ogni anno.
Art. 13
SONO ORGANI DELLA FONDAZIONE:
- IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE;
- IL COMITATO ESECUTIVO;
- IL PRESIDENTE;
- IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI.
Art.14
Il Consiglio di Amministrazione è formato da nove Consiglieri, nominati dal Presidente della Giunta Provinciale di Belluno su richiesta e proposta del consiglio di Amministrazione uscente. Ogni Consigliere dispone di un voto. Il Consiglio di Amministrazione dura in carica un triennio e può essere riconfermato. Il Consiglio di Amministrazione nomina tra i propri membri il Segretario. Egli fungerà da Segretario anche del Comitato Esecutivo.
Art.15
Il Consiglio di Amministrazione:
- elegge il Presidente, due Vice Presidenti e il Segretario;
- delibera entro il mese di novembre il bilancio preventivo ed entro il mese di aprile il bilancio consuntivo;
- delibera sulla sospensione delle erogazioni al fine di incrementare il capitale;
- delibera sugli affari rimessigli dal Comitato Esecutivo.
Art. 16
Il Presidente e i Vice Presidenti durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.
Art. 17
Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente, dai Vice Presidenti e, quando occorra, da due Consiglieri aggiunti eletti dal Consiglio di Amministrazione.
IL Comitato Esecutivo è presieduto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione. Le attribuzioni del Presidente, in caso di vacanza e di sua assenza e impedimento, spettano al più anziano di nomina dei due Vice Presidenti.
Art. 18
I membri del Consiglio di Amministrazione e del Comitato esecutivo eletto nel corso del triennio durano in carica sino alla formazione del nuovo Consiglio e del nuovo Comitato.
Art. 19
Il Comitato esecutivo esercita tutti i poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria del patrimonio della Fondazione.
Art. 20
Il Presidente:
- rappresenta la Fondazione verso terzi e in giudizio;
- convoca e presiede il Consiglio e il Comitato proponendo le materie da trattare nelle relative adunanze;
- esegue le deliberazioni del Consiglio e del Comitato;
- adotta in caso di urgenza i provvedimenti opportuni riferendo nel più breve tempo al Comitato.
Art. 21
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno ogni sei mesi e ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno o ne facciano domanda scritta cinque consiglieri.
Art. 22
Per la validità delle adunanze del Consiglio di Amministrazione o del Comitato esecutivo, occorre la presenza della metà più uno dei suoi componenti.
Le deliberazioni del Consiglio e del Comitato sono prese a maggioranza ed in caso di parità prevale il voto del Presidente.
Art.23
I verbali del Consiglio e del Comitato sono trascritti in apposito registro e devono essere firmati dal Presidente e dal Segretario.
Art. 24
Il Collegio dei Revisori dei conti è composto di tre membri nominati dal Presidente della Giunta Provinciale di Belluno. Essi durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.
I revisori eletti nel corso del triennio durano in carica fino alla formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione e i suoi componenti possono essere invitati a partecipare alle sue riunioni.
Le riunioni dei revisori dei conti sono verbalizzate in apposito registro.
Art. 25
Le cariche di Presidente, di Vice Presidente, di Componenti del Consiglio di Amministrazione, il Comitato esecutivo e di Revisore dei conti sono gratuite.
Per la normale gestione amministrativa e funzionale della Fondazione potrà essere concesso, su delibera del Consiglio, al Segretario o a persona dal Consiglio incaricata di tale gestione, il rimborso spese.
Art. 26
I titoli, le obbligazioni, i fondi ed i valori mobiliari e la liquidità costituenti il patrimonio della Fondazione saranno custoditi presso la sede di Belluno della Banca S.p.a. CARIVERONA.
Tali beni potranno essere sostituiti con titoli di eguale natura o con altri più vantaggiosi.
IL servizio di esazione e di cassa sarà svolto dalla Tesoreria della Banca S.p.a. CARIVERONA.
Art. 27
La Fondazione non potrà essere estinta fino a che il suo patrimonio produrrà reddito sufficiente per l’assegnazione anche di una soltanto delle borse di studio previste dal presente statuto.
Storia
Alla scuola italiana per una società migliore
La Fondazione nasce per merito dell’avvocato Carlo Protti nell’agosto del 1969, con denominazione “Fondazione Crocerossina Maria Laura Bocchetti Protti” e viene eretta in ente morale il 28 gennaio 1970.
La Fondazione, secondo le parole del suo stesso fondatore, “non si propone lo scopo di caritatevole beneficienza, ma quello di aiutare la intelligenza di studenti meritevoli, le cui famiglie risiedano nella provincia di Belluno, per il più completo sviluppo della loro personalità a vantaggio futuro, oltre che individuale, anche della stessa società”, così perpetuando nel tempo l’eredità morale e spirituale dell’impegno profuso verso il prossimo dalla moglie Maria Laura Bocchetti, donna di grande umanità e di vasta e profonda cultura.
L’attività della stessa si concretizzò fin da subito nella elargizione di premi e/o borse di studio a favore di studenti capaci e meritevoli e nella attuazione di iniziative culturalmente e socialmente utili.
Nel corso della prima cerimonia di consegna dei premi agli studenti, l’avvocato Protti, che della Fondazione fu presidente fino al 1986, anno della sua morte, ribadiva: “questo è il messaggio che oggi vi fa pervenire la Crocerossina, cui è intestata la Fondazione, che attraverso voi vuol dimostrare che l’eccellenza qualitativa, che deve caratterizzare il cittadino nella moderna società, non è appannaggio di coloro che sono economicamente privilegiati, ma di coloro che possiedono la necessaria intelligenza e pongono a base della loro vita quella fede che si origina dal vero amore, unico essenziale impulso a far trovare alle generazioni nuova fiducia e nuova speranza… E’ un messaggio di amore per la Patria, per la famiglia, per la cultura e il vostro prossimo. Quattro pilastri che sostengono quel luminoso ponte attraverso il quale passa la liberazione dell’uomo, ansiosamente teso alla ricerca della libertà” .
Con questo spirito, premiando le eccellenze del mondo scolastico bellunese, la Fondazione operò fino a quando, in base ad una legge del 1977, complicazioni burocratiche riguardanti il controllo dei beni delle fondazioni a carattere assistenziale spinsero l’avv. Protti a chiederne la soppressione.
Nel frattempo, la sua attività si era fatta conoscere negli ambienti accademici della Regione: infatti nel 1982 l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, con sede a Venezia e presieduto dal prof. Vittore Branca, bandisce un concorso a premi e borse di studio della “Fondazione Crocerossina Maria Laura Bocchetti Protti” con l’aggiunta di un “premio culturale” da assegnarsi a un cittadino italiano particolarmente distintosi, in campo umanistico e scientifico, nel panorama culturale delle Tre Venezie. Significativo il fatto che il premio venne assegnato all’unanimità alla prof.ssa Nella Giannetto, docente di letteratura italiana allo IULM, che poi fonderà a Feltre l’associazione “Dino Buzzati”, oggi nota in tutto il mondo.
Il 1° luglio 1986, cinque giorni prima della sua morte, l’avv. Protti espresse la volontà di dar vita ad una nuova Fondazione alla quale, con testamento olografo, lasciò tutte le sue proprietà.
Il notaio Antonino Calcagno, con proprio rogito, rese pubblica la Fondazione e chiese alle pubbliche autorità il riconoscimento della personalità giuridica.
Il 25 novembre 1989, il Presidente della Repubblica decretò l’approvazione della nuova “Fondazione Maria Laura Bocchetti Protti” e permise il ripristino dell’attività.
E’ da questo momento, con la presidenza del dott. Ido De Lorenzo, direttore didattico, che la Fondazione cessa di avere le caratteristiche assistenziali della precedente e mantiene quelle esclusivamente culturali, che la qualificano ancor oggi, con la dichiarata finalità di perpetuare gli ideali umanitari e sociali del suo promotore.
La gestione del dott. De Lorenzo, nominato dallo stesso avv. Protti esecutore testamentario, con il compito di amministrare i beni in dotazione, ha provveduto a dare un assetto istituzionale al nuovo Ente, a proteggere l’identità originaria della Fondazione, a preservarne il patrimonio, a modificare alcuni articoli della Statuto per adeguarli al mutato contesto sociale e scolastico e rendere più agile ed efficace la sua opera.
L’oculata amministrazione dei titoli bancari, nei quali fu investita anche la somma ricavata dalla vendita della villa di famiglia, ha fornito alla Fondazione quella disponibilità economica che le ha permesso e le permetterà ancora per anni l’erogazione delle borse di studio.
Dopo la conclusione di questa fase organizzativa, l’azione del dott. Antonio Marrone, che è subentrato nella Presidenza al dott. De Lorenzo nel 2008, continua nel solco di una tradizione consolidata che vede la Fondazione come una relatà privilegiata e una delle risorse più preziose del nostro territorio, a distanza di un lungo periodo durante il quale sono stati premiati, con denaro e dotazioni librarie, migliaia di studenti, alcuni dei quali hanno ottenuto, nel corso della loro carriera, altri importanti riconoscimenti.
E al pubblico, presente alla cerimonia di premiazione, è sempre stata offerta l’opportunità di ascoltare noti studiosi, invitati a dibattere su temi di attualità e di interesse comune, così assolvendo l’altro compito istituzionale della Fondazione: promuovere e qualificare la cultura, oltre che premiare l’intelligenza e l’impegno.